Nei suoi libri ci sono eroine che lottano per trovare la propria strada e cercano di strapparsi di dosso i legami e i pregiudizi dettati dalle convenzioni Uso l’elemento storico per sfuggire a me stessa e dalla mia vita quotidiana. Da allora ho scritto la narrativa storica in modo da poter continuare a fuggire!
Americana di nascita e inglese di adozione, ha subìto il fascino dei libri sin da bambina, quando già sognava di diventare scrittrice. I personaggi dei suoi romanzi sono persone semplici, eppure, attraverso le loro battaglie quotidiane, riescono ad ottenere piccole ma importanti conquiste. Il mondo di Tracy Chevalier (nata a Washington il 19 ottobre 1962) è fatto di eroine che vivono per lo più nel passato, lottano per trovare la propria strada e cercano di strapparsi di dosso i legami e i pregiudizi dettati dalle convenzioni. Lo era la giovane Griet di La ragazza con l’orecchino di perla, con cui l’autrice americana nel 2000 si affermò a livello mondiale: andò a servizio dai Vermeer nel 17esimo secolo e lì scoprì il potere della bellezza e dell’arte. Lo è Violet Speedwell, protagonista di La ricamatrice di Winchester (Neri Pozza), il decimo romanzo della scrittrice che arriva 20 anni dopo quel bestseller.
La chiave del suo successo? La capacità di ricostruire la storia attraverso l’osservazione: «Ho letto molti libri e soprattutto ho studiato molti quadri olandesi dell’epoca. I quadri sono state le mie vere fonti di ricerca, i dettagli che vi scorgevo mi facevano esattamente comprendere lo stile di vita dell’epoca».
Lo stesso rigore unito alla fantasia di un’autrice eclettica, ha dato vita a numerosi altri romanzi, ambientati in epoche e paesi differenti, ma tutti caratterizzati dal desiderio di ricostruire luoghi, siti, usi e costumi, conformismi e anticonformismi per creare dei protagonisti assolutamente credibili agli occhi dei lettori del terzo millennio. Tra i tanti ricordiamo: Quando cadono gli angeli (2002) un racconto della Gran Bretagna del 1901, La dama e l’unicorno (2003) che ci porta a Parigi nel 1490, La Vergine azzurra (2004) dove rivive la Francia della seconda metà del Cinquecento, Strane creature (2009) ambientato sulla costa sud dell’Inghilterra nel 1811, L’ultima fuggitiva (2013) tra i migranti inglesi verso l’America nel 1850, I frutti del vento (2016) che ci trasporta in Ohio nella prima metà dell’Ottocento, La ricamatrice di Winchester (2020) ritratto dell’Inghilterra del primo dopoguerra, tutti pubblicati con Neri Pozza l’editore di riferimento italiano.