Scrittrice britannica di narrativa per bambini e adulti acclamata dalla critica e membro della Royal Society of Literature. È stata finalista del Booker Prize per tre volte, vincendolo nel 1987 per il romanzo “Incontro in Egitto”.
Penelope Lively (nome originale Penelope
Margaret Low), è nata nel 1933 in Egitto, dove ha vissuto fino all’adolescenza
senza mai frequentare una scuola.
Erano i genitori a occuparsi della sua educazione, leggendole libri su libri,
dei quali lei doveva poi fare il riassunto.
Dopo aver trascorso la sua infanzia in Egitto , Lively è stata mandata a Londra
all’età di 12 anni quando i suoi genitori divorziarono. Si è laureata al St.
Anne’s College di Oxford nel 1954. Il suo primo libro, il romanzo per bambini Astercote
(1970), sui moderni paesani inglesi che temono una recrudescenza della
peste medievale , è stato seguito da più di altri 20 romanzi per bambini, molti
dei quali sono stati ambientati nell’Inghilterra rurale, inclusi i libri
pluripremiati The Ghost of Thomas Kempe (1973 ) e A Stitch in Time (1976).
Comincia quindi a scrivere racconti e romanzi, dapprima solo per ragazzi, in seguito anche per adulti, fino a diventare una scrittrice acclamata dalla critica e membro della Royal Society of Literature.
in una recente intervista ha dichiarato: “Scrivendo narrativa cerco di imporre un ordine al caos, di dare struttura e significato a ciò che è apparentemente casuale. La gente ha sempre cercato spiegazioni e palliativi per i giudizi arbitrari del destino. Sono un agnostico e, sebbene non suggerirei la costruzione della narrativa come alternativa al credo religioso, mi sembra che molti scrittori – e lo sono certamente io – la considerino un’opportunità per percepire e spiegare schemi e significati nell’esistenza umana. Scrivo all’interno della tradizione inglese di dire cose serie in modo relativamente spensierato. Due delle qualità che ammiro di più in altri scrittori sono l’accuratezza e la concisione: la capacità di dire di più a dir poco; con questo in mente, quello che cerco sempre di fare è trovare il modo di tradurre idee e osservazioni in carattere e narrativa”
UN’ONDATA DI CALDO
Pauline ha 55 anni, lavora come editor e sta trascorrendo l’estate, caldissima,
in un cottage nella campagna inglese. Ma il lavoro non riesce a distrarla da
quanto sta avvenendo sotto i suoi occhi: sua figlia Teresa è sempre più cupa e
depressa, divorata dalla gelosia per il marito Maurice, scrittore di successo,
che nasconde assai male la sua passione per la fidanzata del suo editor
personale. Pauline osserva e racconta: e la storia della figlia si mescola con
quella del suo passato, quando anche lei era stata travolta dalla gelosia per
le avventure del marito
LA SORELLA DI CLEOPATRA
Howard Beamish, paleontologo di fama internazionale, e Lucy Faulkner,
combattiva giornalista freelance, si ritrovano per caso sullo stesso volo in
partenza per Nairobi. All’improvviso, per un supposto problema ai motori,
l’aereo viene dirottato e costretto ad atterrare in Callimbia, una misteriosa
nazione africana posta tra l’Egitto e la Libia, dove Berenice, la sorella di
Cleopatra, secondo la leggenda avrebbe tentato di sedurre Antonio. Dimenticati
i fasti dell’antichità, il paese è ora governato da un dittatore e sconvolto da
una sanguinosa rivoluzione interna. Comincia così l’odissea dei viaggiatori
che, ignari del vero motivo di tanto trambusto, si ritrovano prigionieri dei
militari per cinque giorni, in condizioni precarie, al limite della
sopravvivenza, in balia di un possibile tragico finale. Sarà proprio questa
situazione di difficoltà e incertezza a offrire a Howard e Lucy l’occasione di
un incontro autentico, che a entrambi servirà per tracciare un bilancio della
propria esistenza. E nel cuore di un paese scosso da una dittatura violenta,
nel dramma della segregazione, nascerà un’intesa che cambierà la loro vita.