questo scrittore inglese è uno dei più letti umoristi del XX secolo, famoso per le sue trame complesse, il sofisticato uso del linguaggio e la prolifica produzione
(Guildford, Surrey, 1881 – Southampton, New York, 1975) scrittore inglese. Wodehouse, soprannominato “la pulce ammaestrata della letteratura inglese”, fu un maestro riconosciuto della lingua inglese e di stile, con ammiratori che vanno dai contemporanei come Hilaire Belloc, Evelyn Waugh e Rudyard Kipling agli scrittori moderni come Salman Rushdie e Douglas Adams.
Oggi ricordato soprattutto per i romanzi e i racconti di Jeeves e del Castello di Blandings, Wodehouse fu anche un autore di testi musicali, scrisse con Cole Porter il musical Anything Goes e collaborò spesso con Jerome Kern. Scrisse inoltre il testo della canzone Bill in Show Boat, che fu un grande successo.
Dal 1909 soggiornò con frequenza in Francia e negli Stati Uniti. Nel secondo dopoguerra, accusato di collaborazionismo coi tedeschi, lasciò l’Inghilterra per gli USA, diventando cittadino americano nel 1955; in seguito venne dimostrata la falsità dell’accusa. Scrittore prolifico (circa novanta romanzi, oltre a commedie e soggetti per film) e uno dei più popolari del nostro secolo, Wodehouse ha creato una figura ormai proverbiale, quella di Jeeves, cameriere personale del giovane aristocratico svampito Bertie Wooster.
La perizia linguistica di Wodehouse gli consente la resa quasi mimetica del linguaggio «alto» e «basso» di signori, mercanti, stallieri, contadini; nel contempo accumula situazioni di grande comicità cui aggiunge sempre un tocco surreale il commento distaccato dell’autore. Per queste qualità alcuni critici lo includono tra i maggiori eredi della grande tradizione umoristica inglese.
* L’umorismo britannico porta un forte elemento di satira volto all’assurdità della vita quotidiana. I temi comuni includono sarcasmo, insulti, autoironia, argomenti tabù, giochi di parole, allusioni, arguzia e il sistema di classe britannico.