NADIA SCOZZESI
“Di vapore e di schiuma”
a cura di Elisa Bozzi
Dal 3 al 24 dicembre 2016
“Gli angeli sono creature di vapore e di schiuma, non hanno mani, non hanno piedi, hanno solo un sorriso incerto con del bianco attorno”.
Daniel Pennac, “La prosivendola”
Si narra che alla fine dei tempi l’angelo ribelle (Lucifero) riconsegnerà a Dio un mondo di luce privato delle malvagie tenebre. “Ta panta nus”, dirà Lucifero dopo aver ammesso la sua colpa, tornando ad essere l’Arcangelo più splendente alla corte di Dio. In greco la frase significa “tutto è spirito”, ovvero ogni cosa viene dall’intelligenza divina. Secondo Origene di Alessandria, uno dei principali teologi cristiani dei primi tre secoli, Dio ha permesso al male di esistere per perfezionare il suo disegno. E’, infatti, destinato a scomparire quando la creazione raggiungerà la perfezione alla fine della storia, con l’avvento del Regno di Dio.
E “Ta panta nus” fa bella mostra di sé in uno dei lavori che Nadia Scozzesi ha creato per questa mostra. Un concetto di grande forza che nelle mani di Nadia Scozzesi si fa poetico e – a tratti – delicato, grazie al candore del bianco, alla preziosità dell’oro e ai colori che incorniciano il cuore tenuto ben saldo dalle corde.
Creature affascinanti, gli angeli, che si sono ripresentati a più riprese nella lunga carriera dell’artista, grazie al loro aspetto più o meno fisico.
In questo caso creature di vapore e di schiuma, come dice Pennac, impalpabili, non fisiche, la cui presenza si può scorgere attraverso le citazioni di poeti e scrittori.
Il lavoro di Nadia Scozzesi tocca due punti fondamentali: la letteratura e gli angeli. Il libro diventa supporto di citazioni e immagini, realizzate anch’esse con la carta e altri materiali di recupero, che acquistano dignità artistica in questo continuo gioco di contrasti. Non volume da sfogliare ma scultura, libro d’artista, che svela pensieri rubati alle grandi menti della scrittura.
“C’è un movimento segreto
nella chiusura del cuore
quando gli angeli
fanno silenzio
e occultano il loro stesso sangue,
perché nessuno sa che l’angelo
è fatto di materia uguale alla nostra.
Nessuno sa che la prima goccia
che cadde dalle ginocchia di Dio
è stata in forma di angelo”
scrive Alda Merini.
E poi ancora “Serba nel tuo cuore la pietà, per non scacciare un angelo dalla tua porta” (William Blake); “I miracoli avvengono, / se vogliamo chiamare miracoli quei meravigliosi / scherzi del destino. Ricomincia l’attesa, / la lunga attesa dell’angelo, / di quella rara, aleatoria discesa” Sylvia Plath.
A guardia di questi preziosi manufatti un piccolo esercito bianco di creature dall’identità ibrida, a cavallo tra l’angelico e il letterario, che osservano composti in tutto il loro candore.
NADIA SCOZZESI
è nata a Piacenza nel 1966. Dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte di Parma per “Decorazione pittorica e scenografia” inizia a collaborare con importanti architetti e studi pubblicitari e a realizzare vetrine artistiche per l’alta moda e scenografie per spettacoli teatrali e di danza. Negli anni studia e si specializza nella pittura ad affresco. A Piacenza esegue affreschi per le chiese di Perino e di Coli oltre che per il santuario di Sant’Anna nella chiesa di Perduca a Travo. Altre opere sono collocate nella chiesa di S.Genesio di Vigoleno. L’artista partecipa ad importanti eventi espositivi di livello nazionale ed internazionale. Espone in numerose collettive e realizza diverse personali. Tra le più recenti “I miti greci” a Marina di Massa (2016), “Fuorivisioni – Festival di Arte contemporanea” a Piacenza (2016), “Omaggio alla Grecia” al Palazzo Farnese di Piacenza (2014). Tra le fiere a cui ha partecipato Etruriarte-Piombino, Biennale Internazionale di Firenze e Arte Padova. Vive e lavora a Ponte dell’Olio, Piacenza.