Lunedì 22 dicembre 2014 ore 18.00
CHIARA CAMONI
Astrazione è empatia
a cura di Elisa Bozzi
Dal 22 dicembre 2014 al 17 gennaio 2015
Astrazione= atto dell’astrarre; processo mentale mediante il quale una cosa viene isolata da altre con cui si trova in rapporto, per considerarla come specifico oggetto di indagine; più in particolare, in filosofia, il procedimento attraverso il quale si ottengono concetti o idee generali mediante il raffronto di più elementi particolari, isolandone le caratteristiche comuni.
Empatia= la capacità di comprendere lo stato d’animo e la situazione emotiva di un’altra persona, in modo immediato, prevalentemente senza ricorso alla comunicazione verbale. Più in particolare, il termine indica quei fenomeni di partecipazione intima e di immedesimazione attraverso i quali si realizzerebbe la com-prensione estetica.
Wilhelm Worringer nel 1908 scrive “Astrazione ed empatia”, una delle pietre miliari della storia dell’arte, dove l’arte viene interpretata in base all’intenzionalità dell’artista. La forma viene intesa come risultato dell’incontro tra uomo e mondo, in un alternarsi di empatia, ovvero avvicinamento alla realtà, ed astrazione, cioè il rifiuto della realtà. Con il termine “astrattismo” vengono quindi spesso designate tutte le forme di espressione artistica non figurative, dove non vi siano appigli che consentano di ricondurre l’immagine dipinta ad una qualsiasi rappresentazione della realtà. L’empatia si riferisce, invece, a quell’attitudine dell’artista di proiettare il proprio sentimento sull’oggetto, tanto da far sembrare interessante anche un soggetto del tutto banale.
Due visioni agli antipodi, quindi, e apparentemente inconciliabili.
Ma con il lavoro di Chiara Camoni il punto di vista si rovescia completamente: astrazione è empatia. I due antipodi si avvicinano fino a sovrapporsi. Anche in questo caso, è una questione di attitudine. L’artista affronta la composizione astratta in modo del tutto personale, con un approccio sentimentale e simbolico. L’astrazione è riflessione, composizione lenta e concentrata della superficie pittorica, creazione delle forme e riempimento degli spazi, gesto preciso e protratto che prosegue nel tempo. Una riflessione sul tempo che passa, fatta di forme precise, anche riconoscibili, create con pazienza e dedizione. Ma allo stesso tempo l’astrazione è anche gesto istintivo e istantaneo, che si realizza nel momento, per sopperire a una necessità di creazione non controllata. Che sia colore o bianco e nero, matita o tempera, non importa. La matita traccia le linee e riempie i campi millimetro dopo millimetro, cercando di formare una superficie di un’uniformità praticamente impossibile. Le forme si uniscono e si mescolano, belle nella loro imperfezione. Il pennello percorre la carta creando forme a cui cerchiamo di dare un significato “naturale”, con un’associazione di idee del tutto soggettiva, come se fosse necessario capire e sentire a tutti i costi, e non solo guardare.