“Il suono del disco che cade sul piatto è un sospiro veloce, che sa appena un po’ di polvere. Quello del braccio che si stacca dalla forcella è un singhiozzo trattenuto, come uno schioccare di lingua di plastica. La puntina, strisciando nel solco, sibila pianissimo e scricchiola, una o due volte. Poi arriva il piano e sembrano gocce di un rubinetto chiuso male e il contrabbasso, come il ronzio di un moscone contro il vetro chiuso di una finestra, e dopo la voce velata di Chet Baker, che inizia a cantare Almost Blue.”🎺🎼
🦎 “L’hai letto?” La copertina incuriosisce, c’è la coda di un’iguana, strano – penso – il disegno non c’entra nulla con il titolo (ah io adoro Chet Baker, per inciso). Ovviamente il disegno c’entra con il contenuto, ma questa è un’altra storia.
🕵️♂️ È così che ho scoperto Almost Blue di Carlo Lucarelli, in una libreria curiosando con Cristina mentre aspettavamo che la scuola Holden aprisse. Cristina dice “Prendilo. Poi lo stile non inganna. È come ritrovare un vecchio amico.” 📖📚
✍🏻Cristina ha ragione. Mi ero già innamorata del suo stile leggendo i libri con il commissario De Luca, quel suo modo unico di usare gli aggettivi, le virgole, le descrizioni così chiare eppure poetiche. Usa le parole come un pasticcere il burro: le modella e quasi le trasforma che tu sì, sai che esiste quella parola lì, ma usata così non l’avevi nemmeno riconosciuta
🎺ma soprattutto ci sono avventure nate da quelle parole, serate e innamoramenti, musiche e racconti. E quando voglio ritornare a quel mondo, a quel periodo così scanzonato e felice, metto sul piatto il vinile di Chet e inizio a leggere
Perché quando entri in Bookbank, vorrei che ti accorgessi che entri in un mondo un po’ magico. Un posto dove poter scovare il libro che non cerchi, ma che aspetta proprio te. E sì, ho pure la presunzione di poter essere io, quella che te lo fa scoprire🥰
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Ps: devo svelare un piccolo segreto: per anni ho utilizzato GRAZIA NEGRO come nom-de-plume per articoli pubblicati su testate locali
Sì, nella foto ci sono io, c’è Cristina e pure Giorgia… e sì, c’è anche lui: Carlo Lucarelli