“Entrai nella libreria e aspirai quel profumo di carta e magia che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare.” Carlos Ruiz Zafón
Cari amici lettori, chi di voi non ama perdersi in una bella libreria in mezzo ai libri, aspirando il profumo di carta e ammirando tutto ciò che di culturale si può trovare all’interno? Io sono tra questi e sono certa che come me vi innamorerete della Libreria Bookbank!
Ci eravamo lasciati con la Libreria Magna Charta di Stefano Ricci a Lavinio, frazione di Anzio, e ancora prima eravamo stati a Villacidro, nel sud ovest della Sardegna, alla Libreria Paese d’Ombre di Gianpiero Carta. Questa volta ci spostiamo in Emilia Romagna, precisamente a Piacenza, nel centro storico, tra vie lastricate e piccoli affascinanti negozi.
La proprietaria della Libreria Bookbank, Sara Marenghi, appassionata lettrice, è stata davvero coraggiosa e si è ritrovata ad intraprendere questo mestiere quasi per caso dopo una serie di peripezie. La libreria voleva lei e basta e ora, da ben quattro anni, è lei ad occuparsene, con la passione che tutti i librai indipendenti investono nella loro attività, una vera e propria scelta di vita.
Nonostante la posizione centrale non è stato così facile per lei farsi conoscere ma con il tempo questo sta cambiando, anche (o forse soprattutto) grazie alle particolarissime e originali iniziative periodicamente organizzate. E grazie anche al canale Youtube.Leggete l’interessante intervista e innamoratevi ancora una volta delle librerie italiane indipendenti con gli/le incredibili librai/e che dedicano ai loro clienti lettori tanto prezioso tempo!
Benvenuta nel mio blog Sara! È un piacere per me poterti ospitare. Quando e per quale motivo hai deciso di intraprendere il mestiere di libraio?
Ciao! Mah… che dire… in realtà ci sono proprio inciampata, nel mestiere di libraio. Le mie esperienze lavorative sono le più disparate: giornalista pubblicista con un background in ambito teatrale e organizzazione eventi.Sono inciampata in Bookbank a causa della mia passione per la lettura. E quando sei un lettore, le librerie di libri usati sono come la luce per una falena: ci voli dentro. I motivi sono semplicemente due: respiri l’odore dei libri mentre ti fai scegliere da quello che comprerai, sai che risparmierai (cosa da non sottovalutare!).“Mi trasferisco” – mi dice un giorno Anikò libraia fondatrice di Bookbank – “e vendo l’attività”. Una frase detta en-passant, tra una chiacchiera e l’altra. Il campanello ha suonato nella mia testa e dopo incontri e conti mi decido: faccio il salto. “Mi spiace – mi dice quel giorno Anikò – ma ho concluso ieri con una ragazza che si chiama Elena”. La delusione mi ammutolì.“Voglio proprio vedere chi è ‘sta Elena che mi ha fregato la Bookbank” – ho pensato un giorno e sono rientrata in libreria. Elena – al contrario dei miei pensieri – si è rivelata una persona simpatica e tra un libro e l’altro siamo pure diventate amiche. Molto amiche. “Voglio fare la maestra” – mi dice un giorno Elena – “e vendo l’attività”. Una frase detta en-passant, tra una chiacchiera e l’altra. Il campanello ha suonato nella mia testa e dopo una sola notte passata in bianco mi decido: faccio il salto. Era settembre 2013.
Come e quando è nata la libreria indipendente Bookbank Libri D’altri Tempi? Descrivicela anche fisicamente.
Bookbank (BB per gli amici) è un sogno che abbiamo rincorso, è l’entusiasmo di chi entra in libreria e sgrana gli occhi, sono le nottate passate a inventariare catalogare spostare archiviare, è la curiosità di scovare libri “nuovi”, è l’emozione di trovarsi faccia a faccia con un libro raro e ingiallito, è la fantasia che riempie l’aria e che nasce proprio lì sotto… al termine della scala chiocciola, è l’ansia di arrivare a fine mese, è la gioia di ospitare artisti con le loro opere, è la delusione di un cassetto vuoto, è la felicità di un cuore pieno, è il sapore di torta e focaccia, è il profumo di tè caldo e di vino speziato, è la stanchezza dopo i mercatini, è la felice constatazione che tanti clienti sono diventati tanti amici… bè insomma: BB è un posto meraviglioso!Ahahah! Fisicamente per me è quasi impossibile descrivertela… è sempre in movimento! Da quando l’ho rilevata (circa 4 anni fa) ad oggi è cambiata tantissimo e cambierà ancora! Eh sì, ho questo difetto: non riesco stare ferma. Comunque sia ci provo. BB è piccola ma disposta su tre piani… anzi due piani e un soppalco. Ha i colori caldi del legno e tutte le pareti coperte da libri. Fuori ci sono fioriere che regalano alla struttura in ferro battuto della libreria un’aria vagamente francese e retrò.Appena entri sulla sinistra ho allestito un piccolo banco con macchinetta del caffè, dolcetti e spezie. Alle mie spalle ci sono infatti gli scaffali di quella che io chiamo “piccola Bottega letteraria” con marmellate biologiche, vini, miele a KM 0, birre artigianali, spezie, e le famose Tisane Letterarie.Al piano di sotto (si accede attraverso una scala a chiocciola) c’è lo spazio dove organizzo le varie attività. Alle pareti scaffali di libri (ovviamente) e bel centro un grande tavolo con sedie. Di lato c’è sempre un angolo “buvette”.Il soppalco è un piccolo gioiello intimo: due poltrone, un tavolino, un vecchio giradischi e
una lampada liberty e qualche valigia sparsa qua e là. Dal soppalco puoi affacciarti sulla libreria, facendo attenzione all’intricato Potus e rose rosse appese che formano il “soffitto” dell’ingresso.La libreria è nata nel 2005 da un’idea di Anikò, lettrice ungherese che trasferitasi a Piacenza ha pensato di inventarsi un’attività che prima non c’era. Da Anikò è passata Elena e poi a me, Sara. Tre ragazze che hanno sempre inseguito un sogno e la passione dei libri.
La tua libreria è nel centro storico di Piacenza, una delle parti più belle della città. Da chi è composta la tua clientela? Tra questi vi sono anche turisti?
Piacenza è una città strana, chiusa e abitudinaria. Sono in pieno centro storico, a 23 passi dal Corso Vittorio Emanuele (la via dello shopping centrale, per intenderci) eppure i piacentini fanno davvero fatica a girare l’angolo. Pian piano mi sto facendo conoscere, ma è davvero dura. La clientela è davvero varia: dagli studenti in cerca dei classici che servono a scuola, alle maestre per rifornire le biblioteche scolastiche, ragazzi con le idee ben chiare su cosa leggere, e altri che si fanno attrarre dai gadget (autoprodotti e con materiale di riciclo) o dalle Tisane Letterarie. La parte più consistente però riguardano i Lettori (sì proprio con la L maiuscola) che non si fanno attrarre solo dall’ultimo best-seller, ma che si regalano il tempo di spulciare tra gli scaffali.Sì qualche turista c’è, ma non sempre ci capita per caso. Mi son accorta che grazie ai social c’è chi viene a cercare proprio BOOKBANK!
Curiosando nel sito Internet della libreria ho visto che organizzi sempre tante iniziative di vario tipo, per piccoli e grandi lettori. Quale riscontro hai al riguardo?
Io vengo dal mondo del teatro e per me la LIBRERIA non è un punto di arrivo ma di partenza. L’idea è quella di creare attorno alla Bookbank un mondo fatto di persone che parlano, che imparano, che guardano, che ridono, che si incontrano. Ed è per questo che invento tante attività, laboratori, incontri, mostre d’arte…
Da sempre, per esempio, in BookBank si incrociano scrittura e arte: piccole e preziose esposizioni si alternano tra gli scaffali carichi di libri, moltiplicando le storie e creando nodi continui con l’illustrazione, la fotografia o i collage. E da sempre si viene qui anche per imparare ma soprattutto per sperimentare, per giocare. Laboratori, corsi, incontri in cui si parla di letteratura in inglese (Teatime with Jane) o in francese (Un verre de vin avec Jean Paul) davanti a un tavolo carico di dolci o a un buon bicchiere di vino – e a chi passa per la libreria arriva l’eco delle risate e non può non sorridere, di riflesso.
Bookbank si occupa in particolare di compravendita di libri di seconda mano, fuori catalogo, rari ed antichi. Quale è il motivo di questa scelta? Ed è possibile anche acquistare libri appena pubblicati?
La mia idea (utopica lo so) è quella di ridare vita ai libri. Questo dei libri usati è un mondo così magico che non potrei farne a meno. La bellezza di conoscere le persone e le case dove vado a recuperare i libri, di conoscere le storie che hanno da raccontarti, il profumo della carta, i tesori che ci trovi dentro (lettere, segnalibri, santini, fiori, biglietti del treno, cartoline, biglietti…) e questo secondo me si trasmette anche a chi ci entra. Qui non trovi l’ultimo libro fresco di stampa, qui devi farti trovare dal libro. Ti devi regalare il tempo. E’ questa la filosofia di Bookbank: essere controtendenza a questo mondo che ci vuole sempre di corsa e sempre frenetici.
Oltre ad un bel sito Internet hai anche una pagina Facebook molto seguita e un canale Youtube. Ritieni che il diffondersi delle nuove tecnologie abbia influenzato il tuo mestiere di libraio? Se sì, in negativo o in positivo?
Vero che l’essenziale è invisibile agli occhi, ma essere visibili conta eccome! E i Social in questo mi hanno (e mi stanno) davvero aiutando. Certo che è un secondo mestiere, perché se vuoi farlo bene allora richiede impegno e dedizione…
Quanti libri leggi in media in un anno?
Non lo so, di preciso. Leggo per lavoro e per diletto. Ho una media di 1 libro a settimana, ma poi ci sono momenti che riesco dedicarmi più tempo e allora leggo di più.
L’ultimo libro letto?
“L’uomo di Londra” di Simenon, “Silveberg” di Asimov. Li ho quasi letti in contemporanea.
Per quale motivo un lettore dovrebbe preferire la tua libreria indipendente ad una grande catena?
Qui ci entri per un libro, ma anche per un caffè, per due chiacchiere, per un consiglio. Decidi
di passare in Bookbank per le tante iniziative che organizzo, perché c’è sempre qualcuno per scambiare opinioni e quattro risate. Qui trovi due BUONI FELICITA’ unici: “Una libraiatutta per sé” e “Colibrì”.E poi qui ci vieni perché è un posto dove si sta bene. Qui ci entri perché ti regali il tempo… e ti pare poco?
Un augurio per il libraio che ti succederà in questa rubrica?
Il nostro mondo è meravigliosoooooooooooooooooo che riempie il cuore (ma non il cassetto! 🙂 )
Grazie per il tuo tempo Sara e grazie per il tuo lavoro che contribuisce a diffondere il piacere della cultura. La prima volta che capiterò a Piacenza verrò sicuramente a trovarti e spero faccia così anche chi ci sta leggendo.
Alla prossima libreria italiana indipendente!