MARGHERITA LABBE
”Piccolo testamento. La carta, l’immagine, le parole”
a cura di Elisa Bozzi
Dal 20 febbraio al 5 marzo 2016
“Nel mezzo del cammin di nostra vita…”
Ci sono momenti nell’esistenza, legati a età particolari, in cui ci si trova a fare i conti con se stessi, con quello che c’è stato e quello che ci sarà. Il”Piccolo testamento” di Margherita Labbe rappresenta proprio uno di quei momenti. Una riflessione sul passato, una prima disamina pietosa, un progetto di buon augurio per il futuro o semplicemente un’occasione per riordinare le idee, armati d’ironia e anche un po’ di benevolenza.
In mostra una serie di lavori che l’artista ha realizzato negli anni e che rappresentano il suo amore incondizionato verso la carta, materiale prediletto.
Con “Errare. Indagine analitica irreversibile” siamo nel mondo del libro d’artista. Quando vogliamo conoscere qualcosa il nostro primo gesto è analizzarne la forma, l’interno, l’esterno, la materia e come funziona, erriamo al suo interno come in un luogo o un territorio sconosciuto, in cui spesso ci perdiamo… Il lavoro, presentato a una mostra itinerante sul libro d’artista, è una sequenza di immagini digitali che rappresentano particolari di una scatola, visti da punti di vista sempre diversi, è la presentazione di una visione molteplice e dispersa dell’oggetto, da cui non si può risalire all’intero, una metafora dell’esistenza umana e del nostro “gioco al massacro” votato all’incertezza del punto di vista. Nel percorso artistico di Margherita Labbe scatole, carta e fotografia amatoriale si incontrano in una analisi formale, percettiva e concettuale che mira a esprimere in contesti minimali la sintesi fare-vedere-essere, da sempre al centro della sua indagine.
“Bozza per un archivio dei desideri” mette insieme le immagini delle scatole, ormai un classico nel lavoro dell’artista, a foto di case prese da opuscoli di vendite immobiliari, tutte proposte in senso lato come “oggetti di desiderio”, un rimando autobiografico ad un periodo costellato da frequenti traslochi.
Le carte con cui l’artista lavora si fanno, di volta in volta, contenitori, metafore e simboli, spesso declinate tematicamente dall’associazione con la poesia contemporanea, divengono estensione della memoria e pre-visione (divinazione) sul futuro.
Fanno parte della riflessione sulla poesia le stampe a secco su carte artigianali che accompagnano il poemetto di Stefano Raimondi “Contrafforte”, come pure le plaquette dedicate a versi di Franco Buffoni che parlano di calciatori, ma anche di assenza, “Il terzino anziano” e “Chi ha tirato quel pallone in rete”.
In “Piccolo testamento” una serie di stampe riprendono ciò che si vede attraverso il foro circolare dei faldoni Ikea, un catalogo di progetti in attesa di realizzazione. Le “Scatole inadempienti”, invece, sono sviluppi di scatole che sfuggono alla loro funzione, restano impossibili da montare e, di conseguenza, inservibili.
Margherita Labbe (Torino, 1965), vive a Piacenza. Docente presso l’Accademia di Brera dal 1996, insegna dal 2005 Tecnologia della carta nel Dipartimento Arti Visive. Nei suoi lavori accosta la formazione artigianale del foglio alla fotografia amatoriale: materiali cartacei di recupero o costruiti sono fatti oggetto d’indagine visiva, in un processo circolare fra l’oggetto e la sua immagine. Dal 2009 coordina con Paolo Di Vita, Chiara Giorgetti e il poeta Italo Testa presso l’Accademia di Brera i laboratori da>verso. letture e interazioni fra poesia e arti visive e transizioni arte_poesia (www.daverso.wordpress.com). L’incontro con la poesia sollecita il confronto con la parola scritta, dando origine a esperimenti di inclusione del testo in varie modalità. In questi lavori si precisa la relazione tra lettura e visione, proponendo la costruzione del messaggio visivo come percorso di lettura, in tal senso omologabile all’opera letteraria. Ne è un esempio la sequenza video i camminatori, con lettura del poema omonimo di Italo Testa e trattamento audio-video di Roberto Dassoni.