C/Arte: “C’ero soltanto”
di Silvia Molinari
a cura di Elisa Bozzi
Sabato 12 dicembre ore 18
C’ero soltanto.
C’ero. Intorno
cadeva la neve.
L’haiku è un breve componimento poetico che trova il suo culmine nel Giappone del periodo Edo, dall’inizio del 1600 alla seconda metà del 1800. Kobayashi Issa è l’autore dell’haiku da cui la mostra di Silvia Molinari prende il suo titolo. Una suggestione invernale, una riflessione sull’uomo e la natura mentre tutto, fuori, si copre del bianco morbido della neve. L’artista osserva e immagazzina le immagini della natura, le conserva gelosamente per poi dare loro vita attraverso l’acquerello. Preziosissimi spunti delicati realizzati su carta cotone. Un’estetica della leggerezza assoluta, che tanto ricorda gli artisti giapponesi dei tempi che furono, in particolar modo a cavallo tra Settecento e Ottocento. Kacho-e nella tradizione artistica giapponese sono i lavori che ritraggono i fiori e gli uccelli. Ci sono esempi che sono veri capolavori, usciti dai pennelli di Katsushita Hokusai, Kitao Masayoshi, Shinsai, Utagawa Iroshige, Kitagawa Utamaro. I rami, gli steli, le fioriture, si adagiano leggeri sul foglio bianco, privati del contesto in cui si trovano, puri nella loro bellezza.
C’è qualcosa di antico nei lavori di Silvia Molinari, la cura dei dettagli, la creazione di immagini che potrebbero quasi essere uscite da un erbario, ma che hanno in più al loro interno una profonda poesia. Anche l’inverno custodisce i suoi gioielli, meno sfacciati di quelli estivi, forse, che splendono sotto il sole. Ma basta osservare bene, con cura e fermarsi a riflettere. Mentre intorno cade la neve.
Elisa Bozzi
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Silvia Molinari (www.silviamolinari.it)
Nata a Piacenza nel 1976, Silvia Molinari si è diplomata all’Istituto d’Arte “Paolo Toschi” di Parma in tecniche decorative. Vive a Fiorenzuola d’Arda (Piacenza, Italia), un paese che si divide tra le pianure della “bassa” e l’accenno ai colli piacentini, in una casa circondata dai campi e dai suoi ritmi.
Il suo percorso artistico comprende lo studio, la sperimentazione ed applicazione delle diverse discipline pittoriche, ma è forse attraverso l’acquerello che meglio si manifesta la sua capacità espressiva.
La combinazione dei più semplici elementi (acqua, pigmento e grafite su carta) sono, attraverso il segno grafico di Silvia, i migliori interpreti dei soggetti che ama riprendere, reinventandoli: arbusti, foglie, fiori e frammenti vegetali che sembrano essere scivolati un attimo prima sul biancore della carta.
I suoi acquerelli nascono con i gomiti puntati sul davanzale della finestra a guardar fuori, frugando nei cassetti, raccogliendo cose, giocando un po’. Intelaiati, sotto lastre trasparenti o liberi come semi. E poi situazioni e figure umane surreali, simboli di stati d’animo, di giochi e ricerche.
Ha esposto ed espone permanentemente in diverse gallerie italiane ed estere attraverso mostre personali e collettive.
Tra le più importanti, negli ultimi due anni ha partecipato alla Biennale di Venezia nella sede regionale per l’Emilia Romagna ed ad ottobre 2012 ha esposto per la prima volta all’Affordable Art Fair di New York.
Al momento, fa parte degli artisti seguiti dalla galleria Salamon & C di Milano e da JGO Gallery di Park City – Utah, USA.
Ha collaborato in diverse occasioni con la rivista “Gardenia”, che ha dedicato ampi servizi alle opere di Silvia e alla sua ricerca sulle erbe spontanee.
Fa parte degli artisti selezionati da Camillo Langone per il suo sito “Eccellenti Pittori”.