Quando scopro che uno scrittore è stato arrestato a causa del libro che ha scritto, mi rendo conto dell’immenso potere dei romanzi e della paura che spesso la cultura fa alla gente. Un caso clamoroso fu proprio lo scrittore americano Erskine Caldwell.
Erskine Caldwell aveva già avuto dei problemi dopo aver pubblicato “Il bastardo” nel 1929 sequestrato dal commercio dalle autorità perché aizzava puritani pruriti. Ma l’arresto scatta nel 1933 dopo aver dato alle stampe il romanzo “Il piccolo campo”.
Elio Vittorini, che ne curò la traduzione Bompiani, scrisse: “[…] al suo primo apparire in America questo immortale romanzo suscitò scandalo tra i puritani e fu portato in tribunale. I giudici trovarono offensiva la sua abbagliante nudità e me vietarono la diffusione. Ma gli scrittori americani, tutti solidali, persuasi della grandezza dell’opera di Caldwell, protestarono dichiarando che non avrebbero scritto più un rigo in patria finché non si fosse tolto il veto al Piccolo Campo e l’ottusa censura americana non avesse reso omaggio al privilegio della bellezza. Il veto fu tolto. […]”
Lo stile di scrittura è asciutto, secco, quasi riflesso dell’aridità interiore delle vite raccontate nei suoi libri. Il suo è un modo di scrivere diretto e asciutto alla Steinbeck, complessivamente lineare, sebbene a spezzare il ritmo ci siano brevi sfuriate deliranti introspettive. Rimangono impresse le descrizioni minuziose che ti fanno essere nelle sue storie. Un talento unico nel descrivere la miseria, l’ignoranza e l’essere umano in genere. I suoi finali sono devastanti e i suoi libri sono brevi e affilati come rasoi. Di più, se possibile.
Caldwell non ha nulla da invidiare ai suoi coetanei William Faulkner o John Steinbeck “sconta la colpa di essere morto di vecchiaia” […] come scrissero di lui, in America
Vi segnalo un bellissimo articolo scritto da JOE R. LANDSDALE : Lo strano destino di Caldwell, piacere alla gente ma non ai critici apparso sul Venerdì di Repubblica il 29 aprile 2011
e un articolo della rivista Pangea: Sia lode ora a Erskine Caldwell, il bastardo della letteratura americana che nessuno vuole più pubblicare
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Erskine Caldwell, nato nel 1903 in Georgia e morto in Arizona nel 1987, è uno degli scrittori più noti, discussi e ammirati d’America. Esordì nel 1939 con Il bastardo, le cui copie furono sequestrate dalle autorità. Nel 1933, dopo l’uscita de Il piccolo campo, fu perfino arrestato. I romanzi del “Ciclo del Sud” (La via del tabacco, Il piccolo campo, Fermento di Luglio) furono scritti dall’autore in stato di estrema povertà; solo nell’ultimo periodo della sua vita ottenne i riconoscimenti che meritava. Nel 1984 fu eletto membro dell’American Academy of Arts and Letters.
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I LIBRI PRESENTI IN BOOKBANK | (al 7 giugno 2020) |
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IL BASTARDO (The bastard 1929) Arnoldo Mondadori Editore, Oscar Mondadori, 1972 Prezzo BB 5€ Un uomo violento in lotta contro la società cerca il riscatto nell’amore. La vicenda si snoda sullo sfondo del vecchio Sud degli Stati Uniti in un’atmosfera tesa e allucinante. Protagonista Gene Morgan, un uomo segnato fin dalla nascita da un destino avverso. Conduce un’esistenza randagia, costellata di violenze, costretto ad emigrare da un paese all’altro, braccato e coinvolto in situazioni torbide… | |
IL PICCOLO CAMPO (God’s little acre 1933) Bompiani, I Delfini, 1958 Prezzo BB 6.50€ Prefazione di ELIO VITTORINI L’aspra Georgia rurale dei primi anni Trenta fa da sfondo all’illusione di ricchezza di Ty Walden, convinto che il suo campo arido celi filoni d’oro: da quindici anni scava senza sosta costringendo i figli a fare lo stesso. Due di loro hanno abbandonato la casa paterna per trasferirsi in città: Jim Leslie si è arricchito e ha una vita borghese e agiata insieme a una moglie gracile, mentre Rosamond ha sposato Will, un operaio combattivo e alcolista… | |
TERRA TRAGICA (Tragic ground 1944) Arnoldo Mondadori Editore, Oscar Mondadori, 1971 Prezzo BB 5€ Miseria e corruzione nell’inferno di una grande metropoli Gli squilibri sociali, la corsa sfrenata al benessere materiale, la violenza e il sesso, vengono portati sulla scena in questa storia che si svolge ai margini di una grande metropoli. Qui messe al bando dalla società benpensante, vivono famiglie che la miseria morale e materiale ha ridotto a relitti umani. Spence Douthit un contadino che tradisce la sua terra per la città, conoscerà la miseria più squallida e la corruzione. La speranza è lontana e irraggiungibile, come il sogno di un impossibile ritorno alla pace dei campi. | |
LA CASA SULL’ALTOPIANO (A house in uplands 1946) Bompiani, I Delfini, 1965 Prezzo BB 6.50€ Grady Dunbar è la summa di tutti i pregiudizi ed i vizi della sua classe ormai morente. Ha una giovane moglie bellissima con la quale non ha rapporti, perché lui è abituato alle negre; ha una madre che vive nel passato di un nome importante e ha per lui solo parole di elogio; ha una passione smodata per l’alcool e il gioco; ha una casa allo sfascio ed una montagna di ipoteche. Anche le altre famiglie del suo ambiente sono andate a rotoli e più o meno per gli stessi motivi. Incapacità di accettare le mutazioni sociali e ottusa ostinazione in un ruolo che non porta a nulla: spreco dei patrimoni tra arroganza, violenza e razzismo. | |
LA LAMPADA DELLA SERA (A lamp for nightfall 1953) Bompiani, 1953 Prezzo BB 12€ (copertina rigida) Ambientato nelle foreste del Maine, narra la vicenda di Thede Emerson, la cui atroce avarizia soffoca in lui ogni umanità. Qui lo scrittore concentra i temi più ricchi della sua narrativa: la predilezione per i toni crudi e squillanti, gli effetti d’ombra e luce, il sano erotismo, la simpatia per l’umanità che trionfa sull’odio e sull’egoismo e di contro alla solitudine del focolare spento agita la lampada della vita. Romanzo di una realtà scabra e potente in cui la fantasia, senza alterare il vero, investe uomini e cose di un soffio creatore e scioglie tragedia e commedia in un umorismo che è il suggello più autentico dell’arte di Caldwell. | |
IL FIUME CALDO (The Complete Stories of Erskine Caldwell 1954) Bompiani, I Delfini, 1960 Prezzo BB 6.50€ “Il fiume caldo” raccoglie una trentina di racconti e una folla significativa di personaggi e situazioni: ci sono gli agricoltori bianchi dai lunghi momenti d’ozio, puntigliosamente “vitelloni”, quelli che considerano i negri poco più che insetti molesti, quando non addirittura invisibili. Ma accanto a queste immagini tristemente tipiche del sud, ci sono racconti ambientati nel Maine – dove Caldwell ha vissuto per circa vent’anni – dove gli “altri” non sono più i negri ma gli svedesi, i finnici, i portoghesi. Un mondo di “altri” cui lo scrittore non si stanca di dar voce | |